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Hotel Roma Scanno

Uno dei posti più belli che ricorderai

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N° 17

UN PO’ STREGHE, UN PO’ DOTTORI

Leggende e misteri, ma fino a un certo punto

Cosa avreste fatto se, abitando nella Scanno di secoli fa vi foste ammalati, o infortunati? O se (evento più
gioioso e naturale) fosse arrivato il momento di un parto?
Vi sareste rivolti a una guaritrice, chi altri? E, prima che facciate domande ovvie o scontate, la risposta è no,
non era al medico che si pensava subito. Quello che serviva era una figura conosciuta, rassicurante,
misteriosa ma materna, di giorno dirimpettaia e di notte…strega! In senso buono, chiaramente.
Lasciamo per un attimo da parte le solite iconografie trite e ritrite. Essere guaritrici era un dono, l’età
contava poco. L’intuito, la saggezza e l’empatia erano le basi di partenza. E poi la conoscenza profonda delle
risorse naturalmente reperibili; erbe, bacche, cortecce, frutti, e l’abilità di farne infusi o unguenti o polveri
medicamentose.
Le guaritrici ponevano rimedio un po’ a tutto, dai raffreddori alle coliche, dalle fratture alle ferite, e
sicuramente la familiarità e la fiducia costituivano una parte importante in ogni cura. Erano le nostre
“streghe buone”, da non confondersi con le “fattucchiere”.
Già, perché una guaritrice veniva ricompensata bene, non avrebbe mai patito il freddo o la fame, il paese la
proteggeva. Così molto spesso, chi non aveva in sé il “dono” pur volendo l’agiatezza, si improvvisava. Ma,
non avendo abilità nel curare, certe comari predicevano improbabili futuri, gettavano o levavano ipotetici
malocchi, e dispensavano dubbie pozioni con dubbi poteri. L’eterna lotta fra bene e male, insomma.
Chiaramente noi parteggiamo per le guaritrici…non per partito preso o luoghi comuni.
E’ che con la loro esperienza sapevano come trasformare l’orrore in bellezza, la disperazione in speranza. La
loro rassicurante presenza era già di per sé cura, non a caso erano amiche, mamme…donne.